Biografia
Nacque fra il 1240 e il 1250, figlio del nobile burgundo Jean der Longwy e della figlia del Sire di Rahon. Dato che più luoghi recano il nome Molay, è soltanto per tradizione che si designa come città natale di Giacomo una Molay presso Besançon. Degli anni d'infanzia di Giacomo non si hanno notizie certe.
Nel 1265 Giacomo venne accolto nell'ordine dei Templari a Beaune. A condurre le cerimonie di iniziazione furono Ymbert de Peraudo e Amalric de Ruppe. Soltanto a partire dal 1270 il nome di Giacomo di Molay riaffiora negli annali. Lo si vuole in Outremer, nome con cui in quei tempi veniva chiamata la Terra Santa. Nel 1285 Giacomo di Molay venne nominato Conte di San Giovanni d'Acri, ma nel 1290 si stabilì a Cipro e pertanto non poté partecipare alla difesa di San Giovanni d'Acri nel 1291. Ancora nel 1291, in occasione di un Concilio dell'Ordine, Giacomo manifestò la sua insoddisfazione riguardo alla situazione interna all'Ordine e dichiarò il proposito di introdurre cambiamenti. A partire dal 1294 ricoprì la carica di capo dell'Ordine.
[modifica] Processo contro i Templari ed esecuzione
Lapide commemorativa della morte di de Molay a Parigi
Nel corso del processo ai Templari del 1307 fu assoggettato alla tortura avallando le tesi dell'accusa ed in seguito venne condannato alla prigionia a vita. Il sacerdote e studioso di simbolismo cristiano Louis Charbonneau-Lassay ipotizzò che i graffiti nella torre del Castello di Chinon fossero opera di Jacques de Molay ed eventualmente di Geoffroy de Charney durante la loro prigionia. L'ordine dei Templari fu definitivamente soppresso durante la riunione degli Stati Generali del 1308.
In seguito Jacques de Molay ritrattò le sue dichiarazioni. Ciò lo condannò al rogo assieme al compagno di prigionia Goeffrey de Charney. Il rogo fu consumato a Parigi sull'isola della Senna detta dei giudei, nei pressi di Notre Dame, il 18 marzo dell'Anno Domini 1314. L'aneddotica vuole che prima dell'esecuzione Jacques de Molay abbia invitato Filippo il Bello e papa Clemente V a comparire di fronte al tribunale di Dio. La morte entro l'anno di entrambi i personaggi non fece altro che rafforzare l'idea comune che egli fosse caduto vittima di un'ingiustizia.
Sul luogo della sua esecuzione lo ricorda ancor oggi una piccola lapide. Essa si trova sul lato occidentale del Pont Neuf sulla Île de la Cité di Parigi. La lapide si trova ai piedi del ponte, su muro opposto all'ingresso al parco dell'isola.
Barbara Frale[1] ha rinvenuto agli inizi degli anni duemila negli Archivi vaticani un documento, noto come pergamena di Chinon,[2] che dimostra come papa Clemente V intendesse perdonare i templari nel 1314, assolvendo il loro maestro e gli altri capi dell'ordine dall'accusa di eresia, e limitarsi a sospendere l'ordine piuttosto che sopprimerlo, per assoggettarlo ad una profonda riforma.
[modifica] Influenza culturale
A De Molay è intitolato l'Ordine di DeMolay, un'associazione internazionale per ragazzi che si basa sui principi della massoneria, fondata nel 1919 negli Stati Uniti.
A De Molay è stata dedicata una canzone dei 270bis intitolata Non Nobis Domine. A De Molay è stata anche dedicata una canzone dei Grave Digger intitolata "The curse of Jacques". Più in generale l' album dalla quale proviene "Knights of the Cross" (1998) è dedicato all ordine dei cavalieri Templari
Fonte Wikipedia