L'Avana, 28 mar. (TMNews) - Ieri Raul, oggi Fidel. Il Papa termina oggi la sua visita a Cuba e, dopo una messa mattutina in Plaza de la Revolucion, tutto lascia pensare che dopo l'incontro con il presidente cubano, oggi avrà luogo quello con il "lider maximo" della Rivoluzione del 1959.
Joseph Ratzinger è entrato ieri sera (notte in Italia) nel Palacio de la Revolucion per una visita di cortesia a Raul Castro. Ricevuto dal picchetto militare alle 17.30 (23.30 italiane), ha avuto con il presidente cubano un lungo colloquio di oltre quaranta minuti, mentre il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha avuto un parallelo e più breve incontro con due vicepresidenti. Nel colloquio, definito "molto cordiale" dal portavoce vaticano Federico Lombardi, il Papa e il Capo dello Stato hanno parlato "sia della situazione del popolo di Cuba, sia delle attese della Chiesa di Cuba e del suo desiderio di svilupparsi ulteriormente, anche per poter dare contributo positivo allo sviluppo del paese". Nella conversazione, in particolare, "il Papa ha fatto presente l'importanza del giorno del venerdì santo per la Chiesa chiedendo il riconoscimento di questo come un giorno festivo, così come Giovanni Paolo II ha fatto per il Natale, che poi è stato riconosciuto come un giorno particolare".
Tra Bertone e i vicepresidenti si è discusso "delle buone relazioni tra Santa Sede e Cuba", ma anche "della Chiesa cubana, delle sue attese di poter sviluppare ulteriormente la sua presenza e la sua attività", ha detto Lombardi che, durante una conferenza stampa che si è svolta alle 20.30 (le due e trenta in Italia) all'Avana, ha anche sottolineato - in chiaro riferimento ai dissidenti politici detenuti a Cuba - che la Santa Sede ha ricevuto "molti messaggi per un interessamento di carattere umanitario per persone in difficoltà". Il portavoce vaticano non ha però voluto specificare nomi o dettagli. Negli incontri non è stato toccato specificamente il tema dell'embargo Usa a Cuba, ma "la posizione della Santa Sede è nota - ha precisato Lombardi - l'embargo non ha raggiunto scopi utili, ma ha contribuito alle difficoltà della popolazione cubana. Quello che è più importante per la Chiesa è il suo bene, e non pensa che sia questo il caso".
Lombardi ha peraltro reso noto che nella mattinata Ratzinger aveva incontrato una suora che per venti anni - com'è tradizione per alcune religiose contemplative che pregano ogni giorno per un determinato sacerdote - aveva pregato proprio per lui. Alla fine dell'incontro nel Palacio de la Revolucion, il presidente ha regalato al Papa una riproduzioni in bronzo della Madonna del Cobre. Benedetto XVI ha ricambiato con un facsimile della quattrocentescaGeographi di Tolomeo.
"La Chiesa - ha detto Lombardi in merito ad un cambiamento politico a Cuba - non ha la forza di chi pretende cose che sono difficili e lunghe da costruire, ma agisce con realismo, umiltà e chiarezza e cerca di dare un contributo allo sviluppo della società". Al termine dell'incontro al Palacio de la Revolucion, ieri, il Papa e Raul sono usciti dal palazzo governativo per salutare da lontano un gruppo di giornalisti. Il presidente cubano era affiancato da una traduttrice. Sullo sfondo è rimasto un gruppo di maggiorenti del Governo cubano e di monsignori e cardinali, tra i quali Bertone e i suoi due più stretti collaboratori, il 'ministro degli Esteri' Dominique Mamberti, che a Cuba ha compiuto un recente viaggio e che solitamente, per l'etichetta vaticana, non partecipa ai viaggi all'estero del Pontefice, e il Sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu, ex nunzio a Cuba.
Oggi nella stessa Plaza de la Revolucion, che può contenere fino a 600mila persone, il Papa celebrerà messa alle nove (le 16 in Italia). E' l'ultimo appuntamento di Ratzinger a Cuba. Alle 16.30 (23.30 in Italia) si svolgerà la cerimonia di congedo alla presenza di Raul Castro all'aeroporto José Martì dell'Avana. Alle 17 decollerà l'aereo che riporta il Papa in Italia e che atterrerà all'aeroporto romano di Ciampino alle 10.15 di giovedì. "Il Papa - ha detto ieri Lombardi - sta molto bene, comincia a sentire un po' la fatica per questo viaggio lungo, che però sicuramente terminerà bene". E' escluso che il Papa incontri singoli dissidenti politici o gruppi come le "Damas de blanco". "L'idea di incontri del genere non è prevista - ha detto Lombardi - e del resto non ha incontrato neppure preti, seminaristi o religiosi. Ma i messaggi che gli vengono indirizzati sono noti al Papa, che tiene presenti le attese e le aspettative anche nei suoi discorsi, che per questo vanno ascoltati attentamente".
Sebbene il Vaticano non lo confermi ("Non è ufficialmente possibile, c'è la disponibilità, e dunque la possibilità del Papa, che è a Cuba fino a domani", ha detto Lombardi), è però altamente probabile che prima di partire per Roma, il Papa incontrerà Fidel Castro. Il quale, ancora carismatico per quanto anziano e malato, avrebbe però voluto evitare di vedere prima Benedetto XVI per non far ombra, nei giorni passati, al fratello Raul al quale dal 2008 ha ceduto il potere.
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